H/ID/DEN: HACKATAO + SKYGOLPE
La collaborazione nel mondo della crypto arte
La collaborazione artistica e’ una tra le caratteristiche più rilevanti nello spazio della crypto arte.
Il web annulla spazio e tempo, rendendo possibile ciò che nel mondo 1.0 e’ sempre stato ostacolato.
Se ci concentriamo nello specifico sul mondo dell’arte, l’uso della tecnologia ha favorito lo sviluppo o il consolidamento di fenomeni che finora hanno trovato enormi difficoltà.
Nello mondo della crypto arte - e quindi l’arte digitale autenticata su blockchain - non esistono più’ confini di nessun tipo: geografici, di genere, di status o provenienza. Molti degli artisti decidono di rimanere anonimi o agire tramite uno pseudonimo e ad essere giudicata e’ solamente la loro arte.
Lo scorrere del tempo e la fruizione dello spazio sono fluidi; le discipline che partecipano al processo creativo della community della crypto arte sono molte e variegate, quasi come se si trattasse di una Bauhaus 4.0. Tutte queste condizioni rendono possibile la propagazione della collaborazione artistica, fenomeno che ha da sempre affascinato artisti e collezionisti ma che finora ha trovato davanti a se’ impedimenti logistici quasi insuperabili.
Ora e’ possibile sviluppare sinergie tra artisti di tutto il mondo, esperti di diversi settori, provenienti da qualsivoglia condizione sociale, al fine di creare opere d’arte interdisciplinari. Cio’ da vita a uno scambio di flussi che può portare al superamento dei propri limiti creativi e di sensibilità, e alla fruizione di un’arte mai vista prima.
Skygolpe, Freu/id/, 2021
Skygolpe, Freu/id/, 2021
Skygolpe, Loa/id/ing, 2021
In questo caso specifico presentiamo la collaborazione tra il duo artistico Hackatao e l’artista Skygolpe, che hanno creato per la piattaforma Nifty Gateway una collezione di otto ritratti sul tema del subconscio digitale.
Quando affrontiamo insieme il tema della “collaborazione”, Skygolpe ribadisce di come trattandosi di un movimento nuovo (crypto arte), si sia verificata una grande anomalia, ovvero di come nello stesso circuito si siano ritrovati racchiusi artisti con tecniche e stili molto diversi. Nel mondo dell’arte tradizionale gli artisti sono raggruppati in categorie, all'interno delle quali nasce necessariamente una competizione. Al contrario, in questo caso l'eterogeneità stimola la contaminazione, e gli artisti vivono di ciò. Molto spesso sono state le condizioni circostanti a non averne permesso lo sviluppo.
Gli Hackatao aggiungono invece che, anche dal punto di vista del lato tecnico, il digitale favorisce la collaborazione perché si possono scambiare file, permettendone le reciproche modifiche. Ma non e' questo il vero valore aggiunto, bensi' l'occasione di conoscere l'altro e se stessi attraverso l'altro, nonche' la sfida di mettere in discussione i propri sistemi ed il il proprio processo creativo, intimo e spesso consolidato. Risultando in un rafforzamento non solo del rapporto tra artisti, sempre diversi gli uni dagli altri, ma anche di quello tra le loro piu' strette community.
La collaborazione non viene premiata dal mondo dell’arte fisica e neppure dai collezionisti tradizionali. Nella crypto arte, al contrario, il feature e’ considerato un atto creativo ancora più raro, un po’ come succede nel mondo della musica.
Scopriamo ora invece gli affascinanti dettagli del processo artistico collaborativo vero e proprio che ha portato alla creazione di “H/id/den”, in questa discussione che ho avuto il piacere di intrattenere con gli artisti.
Hackatao, /Un/covered - Hypno, 2021
Hackatao, Un/covered/ - Aware, 2021
Skygolpe:
Non ho mai collaborato tanto prima del mondo NFT, però ero al corrente di questo mio limite, mi sarebbe piaciuto aprirmi di più. La crypto arte ha costituito l’occasione perfetta per passare dalle parole ai fatti. Fin da subito, uno dei miei scopi principali è stato quello di collaborare con artisti che stimo e che mi piacciono, anche per mettermi alla prova. E’ stata una bella sfida, ma sono cresciuto tantissimo, a volte anche confrontandomi con stili molto diversi dal mio.
Credo di aver sviluppato la giusta propensione: all’inizio ero più ansioso a riguardo.
Per quanto riguarda la collaborazione con gli Hackatao, abbiamo due modi di lavorare completamente diversi. Il mio lavoro e’ molto istintivo, come se cercassi sempre di preservare un momento, un flusso. Un buon 70-80% delle mie opere viene completato di getto, il resto me lo lascio per altre sessioni, come pulizia, adjustment ecc.
Lavorare con gli Hackatao, invece, e’ stato diverso, poiché loro seguono un metodo ben preciso e il disegno richiede tempo. A tratti aspettavo un loro cenno per capire come proseguire nelle mie cose. Il risultato di questo processo è stata la contaminazione.
In una collaborazione, ci si deve aprire e uscire un po’ dalla propria comfort zone, tuttora l’aggiunta della componente femminile ancora mi destabilizza. Oppure, per esempio, Nadia ha proposto una palette di colori. In genere io non lavoro su una palette ma su un bilanciamento a cui arrivo sbloccando i colori. Ho faticato molto a seguire le sue indicazioni, ma alla fine ho capito cosa intendeva. Sapevo che sarebbe stato così ed era quello che cercavo.
Hackatao + Skygolpe, /UN/, 2021
Hackatao:
Le collaborazioni ci piacciono perché ci si deve mettere in gioco ed e’ un modo per imparare. Anche a noi piace collaborare con artisti che hanno uno stile diverso dal nostro.
Non si conosce il risultato e quindi è molto più affascinante. E’ piu’ faticoso ma allo stesso tempo da’ piu’ soddisfazione.
Con Skygolpe ci e’ piaciuto subito l’approccio alla ricerca di un concetto profondo e ci siamo trovati fin dal primo momento per la sensibilità di entrambi riguardo determinati temi, la volontà di sviscerarli e ricercarli.
Questo e’ importante, perche’ a volte gli artisti non partono dal concetto bensi’ dalla sensazione, da un getto che non sanno neanche loro cosa sia. Ci siamo assolutamente ritrovati in questo approccio.
Per quanto riguarda il lato tecnico, quando Skygolpe ha preso il nostro disegno e lo ha ingrandito evidenziandone un particolare, noi siamo rimasti scioccati. Abbiamo pensato: non si fa! E invece ci ha aperto una visione nuova. Quando abbiamo visto questo ingrandimento, la prima reazione è stata: no questo non e’ Hackatao, ci sembrava strano. Poi ci abbiamo ragionato e abbiamo studiato quale fosse la criticità, abbiamo mantenuto il suo spunto di ingrandimento del particolare ed il risultato ci è piaciuto tantissimo. Questa cosa non sarebbe mai partita da noi e quindi ti emoziona il fatto che un altro artista ti apra una strada che da solo non avresti mai percorso (un po’ com'è successo per la donna). Per equilibrare il tutto abbiamo preso il nostro disegno più fitto e l’abbiamo fatto emergere, una cosa nuova che ci e’ piaciuta.
Per quanto riguarda i colori, in genere cerchiamo di cercare una palette uniforme per tutta la collezione. La cosa che più ci piace e’ che il progetto e’ completo: ci sono il concetto, la scelta dei colori e l'armonia. Complessità, ma armonia. All’inizio avevamo tentato la via di un’integrazione più massiccia, ma il risultato era troppo snaturato. In questo modo c’e’ rispetto di tutte le parti. Funziona.
Hackatao + Skygolpe, /IN/
Skygolpe:
Ho sempre pensato che gli Hackatao fossero dei professionisti, quindi per me e’ stato stimolante anche vedere come intendono il progetto creativo. Anche io curo tutto molto, però agisco molto di impeto, tendo a cercare la “sprecisione” più che la precisione. Lavorando con loro ho imparato molto a riguardo.
La risoluzione enfatizza la loro arte, io a volte uso una risoluzione molto deformata per raggiungere l’effetto che sto cercando. Abbiamo comunque raggiunto un equilibrio tra la mia frenesia (loop frenetici tra stato d’ansia e potere) ed il loro lavoro zen. Questo contrasto rende i lavori pulsanti. Due visioni ed interpretazioni del momento molto diversi. Io ho quasi bisogno di liberarmi di qualcosa in maniera repentina, il loro e’ lo Zen del gesto ripetuto.
Hackatao:
Anche per noi si tratta di un rilascio, ma ad una velocità diversa: un rilascio più lento ed uno piu’ veloce. In realtà siamo molto veloci quando si tratta del singolo elemento, ma per il disegno totale si impiega ovviamente molto tempo.
Skygolpe:
Le prime volte che mi sono imbattuto nelle opere degli Hackatao, credevo che fossero allegre.
Pian piano, entrando nel loro mondo, ho visto molto di più.
Hackatao + Skygolpe, IN//UN, 202
Ed e’ esattamente quell’ HORROR VACUI che più accomuna i due artisti, i volti vuoti di Skygolpe e il bisogno di riempire di Hackatao. Le due reazioni opposte alla stessa cosa: il vuoto e il pieno.
Come quando gli Hackatao ridisegnano uno dei loro personaggi ingrandito da Skygolpe e soffrono per non poterlo riempire.
Dal 14 maggio, visita la mostra virtuale su Arium al seguente link:
https://arium.xyz/spaces/hidden
Ed immergiti nell'oceano del subconscio umano.